Wearable_Dynamics Research
Director: Paola Tognazzi
W_space from paola tognazzi on Vimeo.
Manifesto:
The future is in using the whole body and not only the hands.
The future is in simple tools able to provide a wide range of sensorial and learning experiences allowing virtuosity.
The future is in highly intuitive and simple tools that can be used by everybody to develop creativity and to have an entertaining experience.
It is the duty of a mature creator to present his/her work in such a manner that the public is able to understand it; this assures authentic and pertinent reactions by the audience - and therefore communication between the artist and the public.
http://www.youtube.com/watch?v=n-OYfuxtWMY
For more informations contact:
Paola Tognazzi 0034-622496254
ptognazzi@hotmail.com
video links:
http://www.thegenerationborn1973.blogspot.com
http://www.elpais.com/articulo/Tendencias/alma/artistica/consola/elpepitdc/20090409elpepitdc_2/Tes
Wearable_SuperNow:
Wearable_SuperNow from paola tognazzi on Vimeo.
Programming: Enrique Esteban Garcia (Monster Electronics)
Recordings texts: Izaskum Escandon, Chris Sugre, Carla Capeto, Jodi Gilbert, Albert Van Veenendaal
Poster: Leonor Soto
Special thanks: Raúl González
Co-production: Wearable_Dynamics, Milano in Digitale and Fondazione Dars.
L’installazione interattiva Wearable dynamics pone l’accento su alcuni tra i più importanti temi dominanti nella riflessione estetica contemporanea. La cosa che mi ha maggiormente colpito, entrando e vivendo dall’interno l’opera, è la velocità con la quale si assume come propria l’estensione dei sensi, rappresentata dai “bracciali” indossati. Immediatamente si entra dentro il proprio fluire con la sensazione che ogni piccolo movimento generi suoni; questi vanno a comporsi in modo equilibrato nella misura in cui il fruitore stesso cerca e trova un proprio equilibrio di movimento e di coscienza del proprio fluttuare nello spazio circostante.
Si percepisce con sempre maggiore chiarezza il principio dell’interazione, che non è causa/effetto ma perfetta sintesi tra i due.
Avvertiamo il corpo espandersi e superare quella soglia, il limite dentro-fuori, dove la pelle fa da spartiacque, da zona imprescindibile di delimitazione tra le due dimensioni, intra ed extracorporea. Un limite che è stato culturale prima ancora che fisico e che oggi viene sempre più messo in discussione.
Avere un sensore sul braccio, sulla gamba, un qualcosa di impercettibilmente minuscolo la cui esistenza il nostro corpo stenta a riconoscere, ci veicola nella mutazione che sempre più assumeremo in futuro: una diversa consapevolezza del nostro corpo e della propria relazione con l’altro da sé. Le tecnologie potranno favorire l’aumento delle nostre coscienze percettive. L’arte, ancora una volta, pre-vede e pre-sente il mondo a venire, e ce lo fa assumere con visionarietà e bellezza.
cristinatrivellin-gennaio2010
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© Paola Tognazzi
Iben by Paola Tognazzi from paola tognazzi on Vimeo.